Ogni riconoscimento è uno stimolo a continuare lungo il percorso di crescita intrapreso dalle Cantine Odoardi. La tradizione, l’innovazione e la ricerca della migliore qualità ci guidano in ogni fase del lavoro in azienda.
Eric Asimov, giornalista del New York Times nonché tra le personalità più influenti del macrocosmo che ruota intorno al vino in tutto il mondo, lo ha evidenziato inserendo il Rosso Odoardi “1480 L’Inizio” nella speciale classifica dei migliori 20 vini al mondo al di sotto dei 20 dollari del 2021.
Un attestato di stima importante da chi ha avuto modo di apprezzare i vini di una Calabria che definisce «la punta selvaggia e arida dello stivale d’Italia».
Asimov, nel suo “resoconto” vinicolo, non cerca compromessi linguistici nell’individuare la forza del “1480 L’Inizio”.
«Questa miscela rossa, incentrata sull’uva gaglioppo, è affumicata, tannica e un po’ selvaggia, come la Calabria, ma concentrata e deliziosa».
Leggere il nome delle Cantine Odoardi inserito tra le aziende vinicole più apprezzate certifica la bontà del progetto che la famiglia Odoardi ha deciso di portare avanti.
«Creare vino per passione è la nostra ambizione – afferma Gregorio Odoardi medico prestato all’enologia – Il vino rappresenta un’espressione attraverso cui si vuole trasmettere un messaggio. Vedere che il prodotto che proponiamo viene apprezzato lascia intuire che il messaggio che le Cantine Odoardi vogliono lanciare viene recepito. E questo non può che farci piacere e spingerci a proporre prodotti sempre più intriganti».

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